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Durissimi scontri ieri 03/07/2011 nei cantieri per la costruzione della TAV Torino – Lione.
I giornali parlano 188 feriti tra le forze dell’ ordine e 232 tra i manifestanti colpiti duramente con i lacrimogeni. Allo scontro hanno partecipato gli abitanti del luogo e “stranieri” antagonisti contro il nemico comune, la polizia. Sono gli stranieri a ingaggiare la battaglia più dura fatta di pietre e Maalox.
Gli stranieri vengono definiti : giovani dei centri sociali, precari, antagonisti : I “Black Block”, Antagonisti al Potere che ormai siamo abituati a vedere ogni qualvolta ci siano proteste in atto. Quelli che vediamo sempre spaccare vetrine o dar fuoco alle macchine per farvi capire meglio.
Prima considerazione : mi sembra che un sacco di gente e un sacco di gruppi vengano accomunati, anche se non hanno nulla in comune. Ovvero, una cosa ce l’hanno, protestano. Ecco l’unica cosa che li accomuna. Quindi anche un precario protestando diventa giovane dei centri sociali, poi antagonista, poi Black Block.
Ma ieri sono stati appoggiati dalla gente e applauditi, hanno partecipato ad una protesta in prima linea, sempre attraverso quell’ uso della violenza che li contraddistingue, violenza contrapposta alla violenza del Potere, che impone le sue decisioni sulla popolazione, spesso senza prenderne nella dovuta considerazione le opinioni.
Seconda considerazione: Ricordiamoci che le nostre democrazie, anche con parlamenti senati gruppi parlamentari referendum istituti di vigilanza etc. etc., fondano la loro supremazia sul fatto che alla fine possono utilizzare la forza per IMPORRE qualcosa a qualcuno.
Questo mi ha fatto riflettere sul loro ruolo. Non ho mai condiviso pienamente il loro modo di agire, credo fortemente che il mondo debba cambiare per evoluzione, e non per rivoluzione. Ma l’evoluzione deve essere possibile. Ci deve essere libertà e spazio libero affinchè l’ evoluzione si compia. E se lo spazio non c’è bisogna trovarlo. Se non esiste ancora inventarlo. Se ci è stato nascosto scovarlo. Se ci è stato rubato riprenderlo. Ad ogni costo.
Forse ci sono persone che fanno cose che io penso ma non ho il coraggio di mettere in atto. Forse QUESTE persone fanno ciò che noi vorremmo fare ma che abbiamo paura di fare.
Paura di beccarsi una multa, chè sennò fanculo mi gioco la vacanza.
Paura di essere segnalato, chè sennò poi che palle ogni volta che mi fermano mi fanno il terzo grado (e io non ho nulla da nascondere ma a star lì due ore non mi va proprio).
Paura di essere di essere riconosciuto, e dar vita quindi a commenti e giudizi, chè non è che mi freghi molto di quello che dicono ma rompe!
Paura di finire per esagerare e far qualcosa di sbagliato. Si questo può accadere. Sempre. In qualsiasi cosa fai. Però puoi stare fermo e basta.
Terza considerazione : mi trovo spesso a VOLER cercare un altro significato nelle cose.
NO TAV PERCHE’