A Jakaar la popolazione è scossa. Il capo delle guardie ATHERIOS organizza la difesa ingaggiando i pochi mercenari, sia barbari che goblin, alla difesa della città. La locandiera Alfassa si occupa dei feriti, utilizzando le sue strane misture di erbe e alcool per curare le briciature e grossi ami da pesca per ricucire le ferite. Anche il goblin mercante fà immediatamente ritorno alla sua base sul piccolo molo per mettere in sicurezza il suo magazzino e controllar che nulla sia stato rubato. Quest’ultimo, interpellato da Argun si dice molto dispiaciuto per quanto successo, la sua intenzione era quella di ottenre dal capo villaggio Atherios un ordine di presenza nel Maniero dei personaggi, per assicurarsi l’esclusiva commerciale. Ma al momento ha intenzione di considerare nulli tutti i precedenti patti, alla luce di quanto è successo il commercio con le navi è indubbiamente più pericolo, e per questo anche più costoso ( e redditizzio !! ).
Fenya , BArtolomeo e Argun decidono quindi di tornare al loro maniero, anche per allontanarsi un pò dalla cittadina, visto che non vengono ben visti dalla popolazione, sono ancora loro il motivo per cui è avvenuto l’attacco.
Solo il doganere Theodore de Biscaglia sembra maggiormente interessato a loro ed alla loro legna e masnada di goblin, per la futura costruzione della palizzata a protezione della cittadina oramai divenuta necessaria.
Il ritorno al Maniero non porta ulterori sorprese, ed all’arrivo trovano Don Agostino e BArcalaya intenti a preparare la spedizione contro la tribù di Goblin Cannibali, guidati dal Troll Glade. I goblin pronti alla guerra sono 50, tutti armati di armi corte e arco corto. Solo due di loro per ogni battaglione sono equipaggiati con granate esplosive mentre tutti hanno a disposizione due boccette di olio e micce. Sono stati costruiti cinque grossi scudi in legno, trasportabili da due giìoblin, alti due metri e in grado fìdi fermare le normali frecce di archi o balestre. Non c’è stato tempo per cucire armature per nessuno quindi al momento solo una decina di loro indossa una protezione in cuoio.
La masnada viene divisa in cinque gruppi da dieci unità, ugnona di esse comandata da un personaggio :
Bartolomeo , si avvicina furtivamente all’entrata secondaria posizionata nella parte alta della Forra con dieci goblin , pronto ad attaccare se dovessero uscire goblin o ad entrare velocemente in caso di necessità.
I rimanenti quattro battaglioni sono guidati da Fenya con la sua inseparabile Cverula, Don Agostino , Argun , e l’ultimo dal capotribù Goblin. Lo scarso allenamento in battaglia fà si che pochi e semplici siano le tattiche preparate da utilizzare, ma ben identificate : attendere , attacco da tiro , attacco corpo a corpo , attacco con fuoco , attacco totale , ritirata.
L’avvicinamento avviene con successo furtivamente e tutti i battaglioni guadagno una ottima posizione nello spiazzo di fronte la caverna, nascosti e difesi dalle grandi pietre presenti. Le poche guardie a difesa del grande portone di accesso alla caverna vengono facilmente uccise, ma piuttosto che tentare unì entrata veloce all’interno , i battaglioni rimangono asserragliati , continuando a bersagliare i goblin che fuoriescono in difesa del portono.
Inizialmente i goblin della tribù Arekkald fuoriescono furiosi nel tentativo di uccidere velocemente gli aggressori, sia semplici goblin guerrieri che altri armati pesantemente tentano la sortita, ottenendo solo di ricoprire lo spiazzo di cadaveri carbonizzati. Oramai la tribù si è resa conto dell’attacco e dal grande portone aperto una grossa ballista riesce ad uccidere un paio di goblin alleati dei pg, ma la pioggia di fuoco con granate e olio che incendia il portone danneggiandolo seriamente, li costringe alla difesa, posizionando di fronte il portone un intero squadrone composto da otto goblin armati di archi lunghi e lanciando granate esplosive con l’inteno di creare un muro di fuoco tra loro e gli assalitori. Riuscendo però in parte, visto che uno spazio, esattamente di fronte all’ingresso rimane scoperto.
L’effetto sorpresa è perso, e se i personaggi intendono sfruttarlo rapida dovrà essere le loro prossime mosse. Il tempo gioca a favore della tribù Arekkald che ha così il tempo di organizzarsi meglio.
Inoltre la battaglia è durata tutta la mattina, il sole scende presto nella foresta del Davokar e passare la notte all’esterno in inverno può essere molto pericoloso se non si sono prese le dovute precauzioni contro il freddo e tutte quelle creature che attendono la notte per risvegliarsi….
La piccola locanda di Joseffa a Jakaar, è ben più sporca ed economica della Locanda del Grande Lupo. Qui è possibile trovare i mercenari meno fortunati , i mozzi del molo e chiunque non abbia abbastanza soldi per permettersi qualcosa di meglio. Josef è una donna barbaro cieca dall’ occhio destro, perso durante un combattimento contro alcune bestie nella foresta. Non trovando un compagno tra gli uomini del suo clan, forse per il suo aspetto ma soprattutto per il suo caratteraccio, ha deciso di metter su questa piccola locanda, dove serve chiunque entri e abbia un paio di scellini. La locanda non ha vere e proprie camere per gli ospiti, ma può concedere a chi ne faccia richiesta di rimanere nella locanda durante la notte, a costo di andare da sé a fare la legna necessaria per tenere il fuoco acceso. Joseffa è una creatrice di artefatti, ma in vita sua quelli che ha creato gli hanno portato solo guai.. quindi ha lasciato andare questa attività… ma può forse può essere convinta a provare nuovamente, quello che chiede in cambio è solo una notte d’amore, nulla di più…!!!! Oltre ai materiali necessari, quelli te li devi procurare tu, ma lei si guarderà da dirlo prima della bellissima nottata !! Per la creazione di artefatti rifarsi a Guida Avanzata del Giocatore pag. 130. Joseffa può creare Focus Mistici o una treccia della strega.
Tutto si svolge a Jakkar in vista del processo e dell’impiccagione di Fenya.
La sera prima del “sabato del villaggio” Anapeiron è alla locanda di Alfassa, annioiato e già mezzo brillo. L’entrata nella taverna di Bartolomeo lo incuriosisce, nota che non è un comune abitante della cittadina. I due cominciano a parlare, quando un piccolo goblin insulta Bartolomeo. Bartolomeo non se lo fila molto, ma gli lancia un piccolo tappo di sugero da dietro, fallendo clamorosamente il tiro e lanciandolo nel piatto di un grosso Barbaro. Anche Anapeiron, cercando di lanciare un posacenre al goblin e fallendo ancor più miseramente il tiro, lo infila nel suo boccale di birra!!! Il grosso barbaro, di nome Ichnos e appartenente al Clan Baiaga, si alza e solo la grande arte oratoria di Bartolomeo , ma soprattutto i suoi talleri , evitano il peggio : il barbaro ha un nuovo piatto e una nuova birra infatti. Nel frattampo è Cverula che con una forte capocciata sbatte violentamente al muro il piccolo goblin che sviene subito. Bartolomeo chiede ad Alfassa che ne pensa Lei del processo di domani, e lei gli confessa che tutti i goblin “stanno al loro posto” un pò troppo, come se qualcuno gli avesse ordinato di evitare di importunarvi ulteriormente.
Durante la notte dei passi leggeri si avvicinano alla stanza dove dormono Bartolomeo, Anapeiron e Cverula. Da sotto la porta riescono a capire che qualcuno si è fermato lì davanti, e mentre Anapeiron apre di scatto la porta BArtolomeo si prepara a colpirlo. Davanti a loro, nascosto nell’oscurità della taverna in piena notte c’è una piccola figura incappucciata di nero che immediatamente tenta la fuga. Nasce un rocambolesco inseguimento dentro la caverna, durante il quale : Anapeiron viene trasformato in un pungo serpente ma con anomali pezzi di altri animali ( ha una sola zampa da rana sulla destra , un paio di ali da gallina sul dorso e alcune spine sulla parte finale della coda ) ; Bartolomeo cerca il dialogo inutilmente e , dopo aver fatto finta di accettare in mano il coltello del nemico, nero e con un simbolo goblin sorpa inciso, quando cerca di bloccarlo viene colpito da un potente dolore allo stomaco che infligge danni e gli fà fare una scora mega puzzolente ; Cverula blocca il passaggio sulle scale obbligando il losco figuro a lanciarsi di sotto ; Ichnos , che era nel suo letto in compagnia di Alfassa, si sveglia ed effettua un ottimo lancio di bicchiere di birra centrando in pieno la piccola figura incappucciata facendola franare a terra. Ma l’utilizzo di poteri mistici che offuscano e controllano la mente di Bartolomeo , senza però riuscire a percepire ed utilizzare i suoi poteri mistici ( mitico 1 ! ) costringe Anapeiron a scoccare una freccia che trapassa la testa del nemico da parte a parte uccidendolo sul colpo. I personaggi verificano che si tratta di un goblin malnutrito, coperto di pustole e piaghe e con strani tatuaggi sul corpo. Bartolomeo chiede ad Alfassa un aiuto vista la sua saggezza, la quale gli conferma che i tatuaggi sono nella poco utilizzata in forma scritta lingua goblin , e che si tratta di simboli negromantici. BArtolomeo chiama Atherios che nasconde nelle carceri il corpo dell’ucciso. Dietro espressa richiesta di Bartolomeo inoltre, predisponde un paino di fuga a cavallo per Fenya, nel caso le cose di dovessero mettere male.
L’indomani si tiene il processo, nella piccola collina sul lato nord di Jakkar.
Un goblin accusa Fenya di essere entrato nella tenda dei tre goblin, averli uccisi e portato pezzi di cadaveri nella sua stanza per mangiarli. A supporto di ciò porta delle frecce , molto simili a quelle costruite da Argun , trovate nella tenda dei tre. Il discorso si fà concitato e buona parte della popolazione dimostra paura nei confronti di Fenya, fomentati dalle parole di pericolo lancia Golthor , il mercante Odaiova , riguardo le attività dei personaggi nel maniero da loro scoperto e trovano sfogo nelle parole di Giorgione , che propone che una delegazione della cittadina siasempre presente nel loro maniero per verificare le loro attività. Ci sono anche altri però che parlano a favore dei personaggi , come Alpotter che li conosce e li indica come bravi avventurieri non contagiati dal morbo e dal Doganiere Theodore de Miscaglia , secondo il quale bisogna invece approfittare delle loro attività per portare vantaggi alla cittadina stessa , come costruire una forte palizzata. Al culmine del processo e visto ilm pericolo che Fenya venga effettivamente condannato, BArtolomeo chiede ad Atherios che venga portato il cadavere delm goblin ucciso la notte prima. E’ mentre le guardie stanno salendo la collinetta con una lettiga con sopra il corpo del goblin che accade l’imprevisto.
le guardie vengono attaccate da frecce avvelenate tirate dalla parte del campo di tende alle basi della collina. Due enormi ragni cavalcati da goblin risalgono dalla scogliera sul lago e si lanciano all’attacco dei personaggi. Si crea un collerica paura nei cittadini di jakaar che scappano scendendo dalla collina, pistandosi uno con l’altro. Fenya viene liberato dalle catene e salito sul cavallo predisposto da Taherios si allonata inseme e Cverula. Bartolomeo lancia il suo muro di fuoco tentando di dividere ragni e popolazione , ma confuso non si sà da cosa, crea il muro proprio in mezzo alla gente in fuga, dividendoli in due gruppi, uno in salvo l’altro chiuso tra il fuoro ed i ragni , oltre naturalmente a bruciarne alcuni. In seguito anche un tessimorte ed una colonia di brulicanti risalgono dal lago, attaccando la popolazione. Alla fine del combattimento tutti i ragni e goblin vengono uccisi, le guardie si occupano di coloro che erano nascosti tra le tende, catturando un goblin ed un barbaro dopo aver ucciso tutti gli altri.
La cittadina è scossa, mai avevano avuto un simile attacco all’interno. La necessità di una maggiore protezione è evidente, come il fattto che il bersaglio fossero proprio i personaggi, che diventano quindi portatori di sventura. Bartolomeo è visto con paura e sospetto, la sua potenza è pericolosa e nessuno è sicuro che la vita altrui abbia per lui un qualche valore. Fenya , è guardato come un potenziale goblin cannibale. Anapeiron , uno strano figuro venuto da lontano, arrivato da appena due giorni in città e già al centro di eventi inaccosi, è il caso di dare ospitalità ad uno così ???