Il carico di legna arriva indenne, nonostante qualche attacco da parte di predatori della foresta lungo il tragitto, ben segnalate da Foras che lascia anche alcune trappole, fino a Jakaar dove viene preso in consegna da Atherios. Tutti rientrano quindi al maniero, riportando indietro carichi miste di provviste.
A Forte Cardo si susseguono eventi incredibili !! I personaggi vengono contattati da una misteriosa donna, che vuole arruolarli per un compito estremamente difficile e pericoloso, a qualunque prezzo. L’incontro è interrotto dal caos provocato in città dall’arrivo al cancello nord di due stregoni a cavallo di enormi Colossi. Il comandante delle guardie esce e parla con loro, attenderanno fuori dalla città tra gli alberi della foresta, chissà cosa si sono detti e quali erano le loro richieste!
Poco dopo il pozzo parla!! UNa immensa voragine si apre all’interno della cittadina inghiottendo un intero quartiere nell’area nord-ovest. Immediatamente ci si rende conto della gravità della situazione, e mentre Don Agostino e Leogai rimangono a controllare il corpo del negromante, ritenuto forse la causa di tutti, Gaileo ed Alcatrax corrono a verificare la situazione.

Come per l’altro libro, una storia alla fine semplice ma avvincente. belle le immagini della sardegna e qualche rimando all’antica civiltà, molto evocativo. visto che c’è un altro suo libro ricordarsi di prenderlo
La comunità di goblin al Maniero si allegrga con l’arrivo di un altro piccolo gruppo. La morte del capoclan rimane però un problema, e Fenya non è disposta a prendrne la guida. Saranno loro stessi ad eleggere il loro capoclan, mentre Fenya addestra uno dei nuovi arrivati come suo apprendista. Intanto Argun fà sue alcune arnie dei calabroni del Davokar, cercando per il momento di sistemarle all’interno del maniero, maggiormente protette e facilmente raggiungibili.
Sigfrido si accorda con gli altri tre apparteneti al Clan Ulfir di incontrarsi sotto la grande quercia fuori Jakaar tra una settimana per partire per Karvosti.